Ho bisogno che tu abbia bisogno di me – Porno con Jennifer White
Kevin si aggira per l’appartamento condiviso, un sorriso sottile, quasi impercettibile, gli si dipinge sulle labbra. Nelle ultime settimane, la sua coinquilina Jamie è stata confinata a letto da una malattia debilitante, e Kevin si è dedicato interamente a lei. Le ha portato il tè, le ha cucinato, le ha fatto compagnia durante le lunghe ore di febbre e spossatezza. Ogni suo bisogno è diventato la sua priorità, e, sorprendentemente, ha scoperto di amare questa routine. Amare, forse, è un eufemismo. Kevin ha iniziato a venerare questo nuovo equilibrio, questa perfetta dipendenza di Jamie da lui.
Prima della malattia, Jamie era una donna indipendente, ambiziosa, con una vita sociale vivace e un lavoro che amava. Ora, la sua energia è drenata, la sua fiducia scossa. Kevin ha osservato questa trasformazione con un misto di compassione e… qualcosa di più oscuro. Ha coltivato la sua fragilità, sussurrandole parole di conforto, convincendola della sua indispensabilità. Ha persino notato come il suo sguardo, un tempo sicuro e brillante, sia diventato più spento, più bisognoso. Questa nuova Jamie, vulnerabile e dipendente, è tutto ciò che Kevin ha sempre desiderato.
Ma ora, un’ombra si allunga su questo paradiso personale. Jamie si sta riprendendo. Il rossore è tornato sulle sue guance, la tosse è diminuita, e con essa, anche il suo spirito sta iniziando a rianimarsi. Ha iniziato a cercare un nuovo lavoro, a rimettere in sesto la sua vita e le sue finanze. E questo, per Kevin, è inaccettabile. Il solo pensiero che Jamie possa riconquistare la sua autonomia lo getta in un abisso di ansia. L’ultima cosa che vuole è che lei non abbia più bisogno di lui, che si allontani da quella dipendenza che lui ha così meticolosamente coltivato. Deve trovare un modo per tenerla stretta, per assicurarsi che lei rimanga al suo fianco, debole e bisognosa.
È a questo punto che la mente di Kevin, così amorevole e premurosa in superficie, partorisce un piano diabolico. Un piano silenzioso, insidioso, quasi invisibile. Inizierà a sabotare la ricerca di lavoro di Jamie, ma non in modo palese. Ogni azione sarà sottile, quasi un incidente, un malinteso. Inizierà cancellando segretamente alcune delle sue candidature online, o “dimenticando” di trasmetterle messaggi importanti da parte di potenziali datori di lavoro.
Quando Jamie non riceverà risposte, o vedrà le sue opportunità svanire, Kevin sarà lì per consolarla, per offrirle un’altra spalla su cui piangere, per rafforzare l’idea che “il mondo è crudele” e “lei è sfortunata”, ma lui è lì per lei. Il suo piano si estenderà anche a minare la sua stabilità mentale. Piccoli dettagli, quasi impercettibili, che eroderanno la sua fiducia in se stessa. Un commento casuale sul fatto che sembra ancora “un po’ stanca” per un colloquio, un sottile suggerimento che “forse non è ancora pronta” per riprendere il ritmo. Ogni fallimento, ogni delusione, verrà interpretata da Kevin come una prova del fatto che Jamie ha ancora bisogno di lui, più di quanto lei stessa possa immaginare.
Jamie, ignara di tutto, gioca perfettamente nella mani di Kevin. La sua innocenza, la sua fiducia, la sua vulnerabilità, la rendono una vittima perfetta. Quando un’opportunità di lavoro svanisce, lei non sospetta nulla. Al contrario, si aggrappa a Kevin, lo ringrazia per il suo incrollabile supporto. Ogni “incidente” la porta ad apprezzarlo di più, a dipendere sempre più dal suo conforto e dalla sua guida. La sua gratitudine è sincera, la sua stima profonda, e questo è esattamente ciò che Kevin desidera. Mentre le porte professionali di Jamie si chiudono una dopo l’altra, Kevin la vede sprofondare in un misto di disperazione e gratitudine verso di lui. È stremata, scoraggiata, e sempre più isolata.
Il mondo le sembra ostile, ma Kevin è il suo porto sicuro, l’unica costante nella sua vita caotica. Le sue resistenze si affievoliscono, la sua volontà si piega sotto il peso delle delusioni. Ed è in quel momento di massima vulnerabilità, di totale dipendenza emotiva, che Kevin sferra il colpo finale. Confortandola, sostenendola, sussurrandole parole d’amore e di necessità, Jamie viene sedotta nel suo letto. Quella notte, Kevin ottiene esattamente ciò che ha sempre desiderato: il corpo di Jamie, ma soprattutto, la sua anima, la sua volontà, la sua completa e totale dipendenza da lui. Il sorriso di Kevin, ora, è molto più che sottile. È un trionfo silenzioso, la vittoria di una manipolazione perfetta.